Tale disturbo è descritto dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali nella sua quinta edizione (DSM-5, American Psychiatric Association 2013) come un disturbo caratterizzato dalla presenza di preoccupazioni di avere o contrarre una grave malattia. In questo caso i sintomi somatici non sono presenti, o se presenti sono di lieve entità e riguardano di frequente normali sensazioni fisiologiche. Tali preoccupazioni devo in ogni caso essere riconosciute come eccessive. È presente un elevato livello di ansia riguardante la salute e l’individuo si allarma facilmente riguardo al proprio stato di salute attuando eccessivi comportamenti correlati alla salute (controlli eccessivi o evitamento).
Tali preoccupazioni devono avere una durata di almeno 6 mesi anche se la patologia temuta può variare di frequente.
Nonostante le frequenti visite mediche e specialistiche spesso non vi è una significativa e soprattutto duratura riduzione delle preoccupazioni, anzi talvolta vi è un aumento.
La malattia diventa un elemento centrale della propria identità e immagine personale, rappresentando quindi il principale argomento di discussione.
COME INTERVIENE LA TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE
Gli obiettivi che essa si pone sono:
- Psicoeducazione sul disturbo
- Imparare a gestire lo stress legato alla condizione sintomatologica
- Modificare i pensieri disfunzionali legati ai sintomi e alle loro interpretazioni
- Interrompere tutti i fattori di mantenimento
- Esporsi alle situazioni evitate con l’adozione di comportamenti maggiormente funzionali
- Prevenire le ricadute