Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (www.who.int/en/) e del Ministero della Salute (http://www.salute.gov.it/) definiscono la CBT il trattamento elettivo di numerose psicopatologie, quali
- Disturbi depressivi, come Depressione maggiore;
- Disturbo bipolare e disturbi relativi ;
- Disturbi d’ansia, come il disturbo di panico, l’ansia sociale o da separazione, le fobie specifiche, il disturbo d’ansia generalizzato;
- Disturbi da stress o traumatici;
- Disturbi del sonno;
- Disturbi alimentari, come Anoressia nervosa, Bulimia o Disturbo da alimentazione incontrollata;
- Disturbi dello spettro ossessivo, come il disturbo ossessivo compulsivo;
- Disturbi somatici;
- Disturbi dell’eliminazione, come l’enuresi e l’encopresi;
- Disturbi dell’impulsività;
- Disturbi del neurosviluppo;
- Disfunzioni sessuali;
- Disturbi di personalità;
- Disturbi cognitivi.
La CBT lavora anche su altre situazioni che non rientrano necessariamente in una diagnosi, quali
- Disagi relazionali;
- Disagi in ambito lavorativo e scolastico;
- Bassa autostima;
- Sostegno alla genitorialità;
- Potenziamento delle proprie risorse.
La CBT lavora sia con adulti che con bambini e adolescenti.